Se non imparo come tu mi insegni, insegnami come io imparo…
Noi allenatori che abbiamo il compito di "educare" i giocatori non sempre siamo consapevoli di avere tra le mani il gioco più bello del mondo.
Negli anni mi sono trovato nelle condizioni di rivedere una progressione disegnata per il miglioramento di un fondamentale perché, dopo aver programmato accuratamente il lavoro, mi scontravo con risultati poco edificanti. Dando per scontate alcune informazioni non riuscivo sempre a mettere nelle condizioni i ragazzi di apprendere facilmente. Un'attenta programmazione non basta se un allenatore non entra nel vivo del processo di insegnamento e se non impara mentre insegna. Imparare a comunicare e prima ancora imparare ad ascoltare cosa ci trasmette un ragazzo durante le fasi di apprendimento, saper leggere ed individuare i feedback, saper individuare i momenti in cui chiedere ai ragazzi qual è la loro percezione, sapere cosa chiedere sia in termini verbali che comportamentali.
Non solo starci in palestra ma "esserci" per aiutare i nostri ragazzi ad apprendere per migliorare la loro consapevolezza e per alimentare con entusiasmo il desiderio di imparare.